Da dove arrivano i sogni? Come sono fatti?
Scuola primaria Santa Barbara, Mestre – Venezia
A scuola di sogni: un laboratorio sul sogno e sull’azione del sognare
Da dove arrivano i sogni? Come sono fatti? Sono alcune delle domande che aprono il lavoro proposto e la ricerca delle risposte darà sostanza al laboratorio che avrà come intento principale quello di riconoscere i sogni come opere personali e in quanto tali più vicini e magari realizzabili. I sogni come possibili risorse per sé e per gli altri, permetterà di attivarsi più profondamente verso la loro definizione.
Rivolto ai bambini (6-10 anni) e ai ragazzi (11-14).
Attività del laboratorio
Il progetto si articola in 4 incontri da due ore curriculari così articolati:
1. La scala e il cassetto
Ci presentiamo! Chi siamo? Usiamo il corpo e il suo movimento per raccontarci ma anche la parola: cosa mi piace tanto e cosa non mi piace affatto.
Presentiamo il progetto e i suoi obiettivi.
Lavoriamo su scala e cassetto: due metafore per conoscere che cosa metto in atto io e cosa fanno i miei compagni per aprirsi, elevarsi e andare verso una meta che desideriamo.
Usiamo sia il corpo sperimentando posizioni e movimenti utili, ma anche i nostri pensieri.
Cosa succede quando raggiungiamo la meta? Come mi sento, che faccio?
Fissiamo quanto fatto sulla carta, dei grandi foglioni, lo raccontiamo e lo confrontiamo.
2. Il sogno
Guardiamo dentro il cassetto e troviamo il nostro sogno.
Lavoriamo sui sogni e la loro realizzazione.
Lavoriamo creativamente per stare nel sogno e nelle nostre belle nuvole. Conoscerci sognanti richiede capacità, energie e risorse.
3. Sogni e nuvole di tutti, in equilibrio
Racconto e confronto dei sogni.
Lavoro di inclusione attraverso il riconoscimento delle diverse soggettività e la costruzione
di un sogno comune.
Costruiamo una campagna sui sogni che sara’ una campagna sull’inclusione che rivolgeremo
alla scuola e alle famiglie.
Lavoro grafico.
4. Lavoro di restituzione e presentazione alla scuola e ai genitori