No border books. Libri di frontiera per un’infanzia in viaggio

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No Border Books. Storie per bambini e bambine in movimento
Il progetto, nato su iniziativa della Biblioteca di Lampedusa, si chiama No Border Books. Stories for children on the move. Storie per bambini e bambine in movimento.

L’idea è semplice. Un silent book, cioè un libro illustrato senza parole, e una manciata di pastelli colorati. Il libro è stato realizzato grazie al lavoro di Silvia Vecchini e Felicita Sala che hanno offerto la loro professionalità per questo progetto ideando e illustrando le 34 tavole che formano questo libro. Il tutto inserito in uno zainetto cucito dalle artigiane di FreeFemmes nel tradizionale tessuto wax africano. Lo zainetto poi è consegnato da Mediterranean Hope e dai volontari e le volontarie del Forum Lampedusa Solidale ai bambini e alle bambine che sopravvivono al mare e mettono piede a Lampedusa sbarcando al molo Favarolo. (Giovanni D’Ambrosio)

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Il kit di benvenuto per ogni bambina e bambino

Un libro senza parole
In bianco e nero da colorare. Mostra un bambino e una bambina che giocano, mangiano, corrono, e mentre fanno tutto ciò scoprono il mondo che li circonda: gli alberi, i frutti, il cibo, i paesaggi di tante parti del mondo. Insieme ad alcuni pastelli colorati sarà consegnato a bambini e bambine proprio nei momenti successivi all’approdo sull’isola.

No Border Books. Stories for children on the move è un progetto nato dalle pratiche di solidarietà che da anni Mediterranean Hope, programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, Biblioteca di Lampedusa e il Forum Lampedusa Solidale mettono in atto proprio in quel minuscolo lembo di terra che è Lampedusa. (Giovanni D’Ambrosio)

Uno zainetto
Cucito dal collettivo di donne tunisine e subsahariane FreeFemmes – Artigiane per libertà di movimento e serigrafato dalle bambine e dai bambini della Biblioteca di Lampedusa.

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Libri che se ne infischiano dei bambini

“Un libro può servire a tante cose. A divertirsi, prima di tutto,ma anche a rilassarsi, o a isolarsi dal resto del mondo attorno che, specialmente nei momenti subito successivi all’arrivo, può essere caotico, faticoso e spesso anche doloroso o traumatico. Un libro può servire anche ai genitori o tutori per prendersi qualche minuto di pausa per sé, per smetterla di preoccuparsi dopo ore infinite in viaggio, mentre i bambini e le bambine finalmente leggono, colorano o giocano”, spiegano promotori e promotrici dell’iniziativa.

E concludono:
“Speriamo che questo (primo) libro che se ne infischia dei confini che attraversa possa viaggiare da una parte all’altra del mondo stretto tra le mani di chi lo porta, lo legge, lo colora, lo scambia, ed essere una scusa per un incontro e un sorriso tra chi lo porge e chi se lo prende”
(Giovanni D’Ambrosio)

Che cosa succede a Lampedusa

Nell’hotspot di Lampedusa bambine e bambini sperimentano per la prima volta in Italia la detenzione. Forse è una detenzione diversa da quella che alcune di loro hanno vissuto in Libia, in Tunisia, in Niger, in Sudan o nelle altre tappe del loro percorso migratorio, ma non per questo meno dannosa o umiliante.

Nascosti da una patina di umanitarismo, i bambini e le bambine spesso non sono che oggetti di scena nel grande teatro della frontiera, piccoli corpi nelle mani di adulti che decidono se esporli o nasconderli davanti a telecamere o dietro alle recinzioni di questo o di un altro campo di detenzione.

Il progetto No border books nasce dalla rabbia verso l’ingiustizia che nega il diritto a vivere un’infanzia felice e sicura e dal desiderio di agire per migliorare le condizioni di bambine e bambini in viaggio.

Regala un libro a ogni bambina e bambino in camminosostieni.link/35733
Con il tuo contributo aiuti la Biblioteca di Lampedusa a realizzare e distribuire un kit di benvenuto formato da: un libro con una storia di viaggio tra le meraviglie del mondo, dei pastelli a cera per colorare le pagine e uno zainetto di tela.
È il nostro modo di dire a bambine e bambini in cammino: noi vi vediamo.no border books4

Fonte testi e immagini: Raccolta fondi Produzioni dal Basso