Mi serve una mappa per perdermi (felicemente)

Mi hanno chiesto che cosa sia la felicità
Centro Candiani – Comune di Venezia con le scuole della città
Mappe emotive. Spostamenti minimi. Rotte quotidiane. Nuovi confini. Microluoghi. Grandi attraversamenti.

Mappa per perdermi

Progetto
Le città sono pensate e costruite dagli adulti e anche gli spazi più belli per i bambini scaturiscono comunque dall’immaginario dei grandi. In questo caso il punto di partenza è stato rovesciato: sono stati i bambini e le bambine i protagonisti e i progettisti, sono loro che hanno avuto la possibilità di compiere un percorso, prima interiore e poi pratico – attraverso il linguaggio del fumetto – sul concetto stesso di felicità e su come gli spazi della propria città possano diventare mezzi e strumenti per esprimere la propria personalità. Per questo motivo non sono stati invitati a immaginare una città ideale, quasi irreale, ma a reinventare attraverso la fantasia gli spazi della propria città e del territorio in cui vivono.

Restituzione
Una vera mappa alternativa della città di Mestre ma anche un poster da appendere. Formato aperto  42×42 cm
Illustrazione Atelier Vanessa Milan, Venezia

mappa per perdermi 3

mappa per perdermi 2

Il racconto
Mi hanno chiesto cosa sia la felicità. E nella mia città dove si nasconde questa “felicità”? Allora ho guardato tutto intorno. Tutto intorno era rotondo come una palla parlante. Tutto intorno era saporito, come una ciambella rotante. C’era vicino anche un piccione.

Al mio compagno di banco non piacciono i piccioni ma io penso che nessuno meglio di loro conosca i segreti delle città del mondo. Vedono tutto dall’alto e, dall’alto, possono trovare la più piccola briciola di pane e ogni più piccolo sospiro di gioia. Dalle grondaie zampillanti di pioggia osservano i baci di chi si ama e i topi che giocano nei parchi. Di sicuro quel piccione sa dov’è la felicità, ma poi è volato in alto, più in alto del tetto del museo, più in alto della torre con l’orologio, più in alto dell’arcobaleno fin su, su nello spazio.

Io credo che tra le stelle ci sia un bel gatto arancione che osserva tutte le persone e che ha preso la nostra terra per un grande gomitolo: è per quello che gira come una matta! Osserva ogni mare, ogni fiume e ogni strada, forse ne sa più dei piccioni…

Ma se ci penso e ci ripenso, finisce che di questa città sono io che me ne intendo. So trovare la scorciatoia per il gelataio e i calzini spaiati di mia sorella, conosco bene la mia casa e quella del compagno di banco, il cinema con i supereroi e ogni matita del mio astuccio verde. Forse non serve volare in cielo per scovare il nascondiglio della felicità; mi basta aprire gli occhi e decidere dove sta.

Hanno partecipato: Scuola Primaria I. Povoledo, Scuola Primaria C. Collodi, Scuola Primaria Berna, Scuola Primaria T. Vecellio, Scuola Primaria G. C. Parolari Scuola Primaria C. Baseggio